La rivoluzione dei Negramaro è partita da Firenze

Un maxischermo, un'astronave che viaggia nell'iperspazio, fino ad arrivare su una Terra, anzi in una città, desolata e allo stesso tempo molto reale. A guidarla ci sono i Negramaro, o almeno i loro personaggi a cartoni animati. 

Parte la musica. "Sei tu la mia città", canta Giuliano, che appare dietro il maxischermo. La rivoluzione inizia così.

Questi sei ragazzi salentini, attesissimi, portano la rivoluzione a suon di note e parole sul palco del Nelson Mandela Forum, prima data ufficiale di questo loro nuovo tour.

Basta poco e parte il "sing along", con Giuliano che imbraccia la sua chitarra, invitando il pubblico a sostenerlo sulle note di "Meraviglioso".

Ermanno, Lele, Andro, Pupillo e Danilo sono un esercito armato di strumenti, che porta la gioia e il rock, guidati dalla voce di Giuliano: "Nuvole e lenzuola" è uno sfogo collettivo, energia allo stato puro, seguita dalla poesia de "L'ultimo bacio" e da una "Un passo indietro" da brividi.

Se "Londra brucia" non c'è da preoccuparsi, perchè tanto "Cade la pioggia", è "Una storia semplice" da raccontare.

Basta togliersi "Via le mani dagli occhi" e aspettare, perchè "La rivoluzione sta arrivando".

Anzi, la rivoluzione è già qui: al Nelson Mandela Forum, con migliaia di voci a cantare che ci restano "solo 3 minuti" e che "tutto scorre". Tutto, tranne i Negramaro, che infatti stasera replicano. Stesso posto, stessa ora, stesse emozioni.

@Alessio Gallorini

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