Non ce n'è per nessuno. Quando entra in scena lui tutto svanisce, tutti gli altri vanno in secondo piano. Nessun altro artista italiano riesce a fare uno spettacolo così curato, perfetto, unico: la parte visual è assolutamente spettacolare, straordinaria e la vera cosa che colpisce è che nonostante questo la musica non è mai in secondo piano. Oltre 2 ore di show in cui musica e immagini creano un connubio perfetto. I cuori dello stadio, così come le voci, sono all'unisono, l'empatia è al massimo e le emozioni scorrono quasi visibili.
Dall'inno iniziale del "Penso positivo" fino alla chiusura di "Ti porto via con me" non ci sono mai cali, anzi lo spettacolo è davvero un incredibile crescendo, senza mai perdere il ritmo, tutto perfettamente studiato, tanto da sembrare perfettamente naturale...Lorenzo è un vero supereroe da stadio (come dimostrerà mettendosi un mantello giallo-rosso alla fine), uno di quelli che cavalcano le emozioni perchè con le emozioni ci è cresciuto sulla pelle e nei suoi pezzi racconta le proprie, che sono poi quelle anche dei quarantamila del Franchi, mai così stracolmo. A un certo punto perfino la luna fa capolino sopra la Maratona per assistere allo show.
Si balla, si canta, è una vera festa, una di quelle notti di "Estate" che sembrano infinite, che vorremmo che lo fossero, una "notte dei desideri" in cui tutto è possibile, grazie a Lorenzo: la "Scintilla" di entusiasmo nei suoi occhi è percepibile ed è unica, incredibile trovare un artista di questo livello che è ancora capace di divertirsi.
Ma in fondo lo aveva detto anche lui con : "Non mi annoio" già anni fa quale era il suo spirito, lo spirito di questo "Sabato" che ricorderemo a lungo, una notte in cui è "Tutto acceso". Una notte "Bella", in cui Lorenzo sussurra a ognuno di noi "Il mondo è tuo", basta prenderlo "Ora", ora che abbiamo "L'estate addosso".
Basta non farsi fermare dal " Le tasche piene di sassi" e dal "Fango", ma cercare di volare sempre più in alto come fa "L'astronauta" o, semplicemente, "Come musica".
Insomma, Lorenzo ci ha dato "tutto l'amore che ha" e Firenze glielo ha restituito decuplicato.
Adesso si avvicina "L'alba" e domani sarà di nuovo "Mezzogiorno", ma queste due parole per molti giorni ancora ci ricorderanno non due momenti di una qualsiasi giornata ma due pezzi di Lorenzo, che ci è entrato nel cuore, nella testa e nell'anima e ci ha portato via con sè.
Mi raccomando Lorenzo, non riportarci a casa tanto presto, ma tienici sospesi in questa notte dei desideri, in cui ci hai confermato di essere tu il più grande spettacolo dopo il big bang.
@Alessio Gallorini