Dal 13 luglio al 24 luglio 2019

MusArt Festival 2019

MusArt Festival

Arte

Percorsi Emozionali

Musart Festival propone una sinergia tra musica e luoghi d’arte. Durante le serate di festival, gli spettatori potranno visitare gratuitamente, dalle ore 20 fino ad inizio spettacoli, alcuni dei luoghi d'arte più significativi che si affacciano su piazza della Santissima Annunziata e piazza Brunelleschi poco distante. “Percorsi emozionali’ che si dipaneranno attraverso giardini, luoghi di culto, palazzi monumentali: tra questi lo Spedale degli Innocenti, la Chiesa di San Francesco Poverino, il Giardino del Museo Archeologico, l'Istituto Geografico Militare, la Basilica di Santissima Annunziata, la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze, Mensa della Caritas Diocesana – San Francesco.
Musart Festival proposes a synergy between music and art places.During the festival evenings, viewers will be able to visit, for free, from 8 pm until the shows starts, some of the most significant art venues of Piazza della Santissima Annunziata and the not far away Piazza Brunelleschi. "Emotional itineraries" that will unfold through gardens, places of worship, monumental palaces: among them the Spedale degli Innocenti, the Church of San Francesco Poverino, the Garden of the Archaeological Museum, the Military Geographical Institute, the Basilica of Santissima Annunziata, the Humanistic Library of the University of Florence, Mensa of the Diocesan Caritas - San Francesco.

I luoghi d'arte aperti alle visite gratuite sono - The following places of art open will be open for free visits:

1 - Biblioteca Umanistica dell'Università di Firenze

Un’opportunità per scoprire le ricche collezioni documentarie di una delle più importanti biblioteche italiane di ambito umanistico e visitare i suggestivi chiostri dell’antico monastero di Santa Maria degli Angeli. Visite guidate da lunedì 15 a martedì 23 luglio (esclusi sabato e domenica) ore 19.15 e 20.15. All'interno della struttura anche quest'anno saranno presenti due mostre: "Un invito Winckelmann: dalle raccolte della Biblioteca Umanistica" (Sala d’accoglienza della biblioteca) e "Liriche femminili: mostra fotografica" (Corridoio Brunelleschi)
An opportunity to discover the rich documentary collections of one of the most important Italian humanistic libraries and visit the evocative cloisters of the ancient monastery of Santa Maria degli Angeli. Once again this year in the location there will be one or more exhibitions (details forthcoming soon). 

2 - Chiesa di San Francesco Poverino

Terminato da pochi mesi un lotto di improcrastinabili interventi di consolidamento e restauro dell’immobile, la chiesa, tornata al suo antico splendore, ha ripreso alle ore 10 dei giorni festivi la regolare celebrazione della S. Messa in latino secondo il Rito Romano Antico e soltanto in questo breve arco temporale può essere ammirata.
Returned to ist former glory after completing a few months of a lot of urgent consolidation and restoration of the building works, the church has resumed at 10 am on holidays the regular celebration of the Holy Mass in Latin according to the Ancient Roman Rite and can only be admired in this brief period.

3 - Mensa Caritas Diocesana San Francesco

La Caritas Diocesana è l'organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana, in tutte le sue articolazioni, in forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.
The Diocesan Caritas is the pastoral body established by the Bishop in order to promote, also in collaboration with other bodies, the testimony of the charity of the diocesan ecclesial community, in all its articulations, in forms consistent with the times and needs, in the view of the integral human development, social justice and peace, with particular attention to the poorest and with a prevalent pedagogical function.

4 - Istituto Geografico Militare

L'Istituto Geografico Militare (IGM) ha il compito di fornire supporto geotopocartografico alle Unità e ai Comandi dell'Esercito italiano e svolge le funzioni di Ente cartografico dello Stato. Trae le sue origini dall'Ufficio Tecnico del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito che nel 1861 aveva riunito in sé le tradizioni e le esperienze degli uffici cartografici degli Stati preunitari. Trasferito da Torino a Firenze nel 1865, nel 1882 ha assunto l'attuale denominazione. E' collocato in suggestivi ambienti, già appartenuti al Convento della SS. Annunziata, tra i quali spicca il monumentale salone del 1694, impreziosito da due affreschi raffiguranti episodi della vita dell'Ordine dei frati Serviti.
The "Istituto Geografico Militare" (IGM) has the task of providing geotopocartographic support to the Units and Commands of the Italian Army and performs the functions of the State Cartographic Body. Its origins come from the Technical Office of the General Staff of the Royal Army which in 1861 had brought together the traditions and experiences of the cartographic offices of the pre-unification states. Transferred from Turin to Florence in 1865, in 1882 it took on its current name. It is located in suggestive environments, formerly belonging to the Convent of the SS. Annunziata, among which the monumental hall of 1694 stands out, embellished by two frescoes depicting episodes from the life of the Order of Servite friars.

5 - Basilica della Santissima Annunziata

Fondata dall’Ordine dei Padri Serviti nel 1250 fu ampliata nel Trecento e assunse l’aspetto attuale nel corso dei tre secoli successivi, ad opera di Michelozzo e Leon Battista Alberti fino all’ultimo restauro effettuato da Giuseppe Poggi. Luogo di culto di grande importanza per i fiorentini che vi si recano in particolare per l’Annunciazione (25 marzo) e la Natività di Maria (8 settembre). 
La Chiesa è caratterizzata dallo stile barocco: all’esterno il portale centrale, arricchito da un mosaico di Davide Ghirlandaio, raffigurante l’Annunciazione e sopra l’arco centrale del portico, gli affreschi di Jacopo Carucci ( Pontormo), pittore che fece del rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione, la sua principale caratteristica. Superato il portico, il Chiostro dei Voti, a forma quadrilatera, circondato da colonne corinzie a sorreggere gli archi. Sulle pareti, affreschi che ripercorrono la storia della Madonna, tra cui la Visitazione del Pontormo. Nell’atrio altri affreschi di Rosso Fiorentino e Andrea del Sarto , vero e proprio maestro dell’intera prima generazione dei manieristi. Il soffitto è riccamente decorato da Volterrano. Accanto ad ogni finestra, un quadro raffigurante un Miracolo della Madonna, dipinti da Cosimo Ulivelli, Giovanni Fiammingo e Ferdinando Folchi. Preziosi e bellissimi gli organi: l’Organo in Cornu Epistulae, di Domenico di Lorenzo da Lucca; l’Organo in Cornu Evangelii, opera di Matteo Nigetti, e di fronte l’organo gemello di Cosimo Ravani da Lucca. La Cappella della Santissima Annunziata è racchiusa da quattro colonne di ordine corinzio costruite con marmo di Carrara ed è caratterizzata da vari elementi: un ornamento con simboli riguardanti i privilegi della Madonna; due angeli che sorreggono la corona, opera degli scultori Stefano Ricci e Vincenzo Scheggi; due candelieri ai lati dell’altare, risalenti al 1820, e lampade appese dentro e intorno all’edicola. Lungo le navate e la tribuna della chiesa, le cappelle dedicate a numerosi Santi, ricche di affreschi ad opera di illustri pittori, tra cui spicca la cerchia del Perugino nella Cappella di Sant’Andrea Apostolo.
Curiosità
Sopra il secondo medaglione di destra una grata dorata, nota come finestra dei Principi, da cui la famiglia granducale assisteva alla liturgia, provenendo dal Palazzo della Crocetta, abitato, tra gli altri, da Maria Maddalena de’ Medici, sorella di Cosimo II, nata deforme e di salute cagionevole: per lei furono costruiti i quattro corridoi sopraelevati che collegano il palazzo ad altri edifici, sia per evitarle sforzi fisici sia per sottrarla agli sguardi curiosi dei passanti. 
- Nella chiesa è conservata una reliquia tra le più venerate di Firenze: un affresco dell’Annunciazione iniziato nel 1252 da un monaco e, si dice, completato da un angelo. Molte coppie, dopo le nozze, offrono fiori alla Vergine pregando per una vita matrimoniale lunga e felice.

Founded by the Order of the Servite Fathers in 1250 it was enlarged in the 14th century and assumed its present appearance during the following three centuries, thanks to the work of Michelozzo and Leon Battista Alberti, up to the last restoration carried out by Giuseppe Poggi.Place of worship of great importance for the Florentines who go there in particular for the Annunciation (March 25) and the Nativity of Mary (September 8). The Church is characterized by Baroque style: outside the central portal, enriched by a mosaic of Davide Ghirlandaio, depicting the Annunciation and above the central arch of the portico, the frescoes by Jacopo Carucci (Pontormo), a painter who made the of the innovation of the traditional compositional schemes his main characteristic. After passing the porch, the Cloister of the Vows, with a quadrilateral shape, surrounded by Corinthian columns supporting the arches. On the walls, frescoes that trace the history of the Madonna, including the Visitazione del Pontormo. In the hall other frescoes by Rosso Fiorentino and Andrea del Sarto, true masters of the entire first generation of mannerists. The ceiling is richly decorated by Volterrano. Next to each window, a painting depicting a Miracle of the Madonna, painted by Cosimo Ulivelli, Giovanni Fiammingo and Ferdinando Folchi. Precious and beautiful organs: the Organ in Cornu Epistulae, by Domenico di Lorenzo da Lucca; the Organ in Cornu Evangelii, by Matteo Nigetti, and opposite the twin organ by Cosimo Ravani from Lucca. The Chapel of the Santissima Annunziata is enclosed by four Corinthian columns built with Carrara marble and is characterized by various elements: an ornament with symbols regarding the privileges of the Madonna; two angels that support the crown, work of the sculptors Stefano Ricci and Vincenzo Scheggi; two candlesticks on the sides of the altar, dating back to 1820, and lamps hanging in and around the newsstand. Along the aisles and the tribune of the church, the chapels dedicated to numerous saints, rich in frescoes by illustrious painters, among which stands out the circle ofPeruginoin the Chapel of Sant'Andrea Apostolo.

6 - Giardino Museo Archeologico

In una lettera datata 1892 di Luigi Adriano Milani al Ministro della Pubblica Istruzione Pasquale Villari, appare chiaro come il Palazzo della Crocetta sia stato scelto in funzione del giardino, che sembrava adatto ad ospitare in ali costruite all’interno le sculture antiche disseminate nella Galleria degli Uffizi e in vari palazzi fiorentini. Milani considera il giardino come un’appendice del suo Museo Topografico e, per allestirlo, fa riferimento alla propria esperienza di studioso e visitatore dei maggiori musei europei: il metodo di “trapianto” dei monumenti era diffuso in quell’epoca e aveva esempi illustri. Il giardino pensato dal Milani è un museo en plein air, che suscita anche l’ammirazione di studiosi stranieri e forse prende spunto dalle Esposizioni Universali che nel corso del secolo vengono allestite nelle capitali europee. L’idea è quella di smontare alcune tombe etrusche e ricostruirle a Firenze in modo da permettere al visitatore l’esperienza allora rara di venire a contatto con il materiale direttamente nel contesto di pertinenza. Il criterio di scelta è legato alle condizioni di conservazione, per cui sono spostati solo quei monumenti per i quali non è garantita una buona tutela sul posto.
Il Milani si dedica ad allestire lo spazio del giardino soprattutto a partire dal 1900 e lo inaugura nel maggio 1903 invitando i Sovrani. L’indomani dell’inaugurazione i commenti sono entusiasti, tutti salutano questa atmosfera ambientale perfettamente ricostruita. Studiosi e appassionati italiani e stranieri sono ammirati dall’opera di Milani che, nonostante alcuni azzardi, ha l’indubbio merito di aver considerato l’importanza di immergere il visitatore in una ricostruzione quanto più verosimile del contesto archeologico.

A letter dated 1892 by Luigi Adriano Milani to the Minister of Public Education Pasquale Villari, makes clear that the Palazzo della Crocetta was chosen because of the garden, which seemed suitable for hosting in its wings the sculptures scattered in the Gallery of Uffizi and in various Florentine palaces. Milani considers the garden as an appendix to his Topographical Museum and, to set it up, refers to his own experience as a scholar and visitor of the major European museums: as a matter of fact the method of "transplanting" monuments was widespread in that era and had illustrious examples. The garden designed by Milani is an en plein air museum, which also arouses the admiration of foreign scholars and perhaps takes its cue from the Universal Expositions that are set up in the European capitals over the course of the century. The idea outlined in the letter is to dismantle some Etruscan tombs and rebuild them in Florence so as to allow the visitor the rare experience of coming into contact with the material directly in the relevant context. The selection criterion is linked to the conditions of conservation, for which only those monuments are moved for which good protection on the spot is not guaranteed.

7 - Finestra Ferrata

All’Istituto degli Innocenti i bambini venivano lasciti in una pila, una pietra concava, collocata sotto il Loggiato. La pila viene dotata ai primi del Cinquecento di una grata a maglie tanto larghe da lasciar passare un neonato e proteggerlo da possibili pericoli esterni: la finestra ferrata. Una campanella avvertiva della presenza del bambino che spesso aveva nelle fasce un segno di riconoscimento, monete spezzate o piccoli oggetti che sarebbero serviti al genitore per riconoscerlo successivamente. Il 30 giugno 1875 viene chiusa la finestra ferrata e apre l’Ufficio di consegna, che contribuì a arginare l’abbandono dei bambini.

8 - Chiesa di Santa Maria degli Innocenti

 La chiesa dell'Ospedale venne realizzata da Brunelleschi all'inizio de Quattrocento e fu intitolata a Santa Maria degli Innocenti. L'interno venne interamente rinnovato in forme tardo barocche tra il 1785 e il 1787 su progetto di Bernardo Fallani e decorato da Sante Pacini, che affrescò la volta con canniccio raffigurò la scena di Mosè salvato dalle acque, a glorificare l’intervento divino nella salvezza dell’infante in fasce. L'attuale altare maggiore, proveniente dalla distrutta chiesa di San Pier Maggiore, fu realizzato nel Seicento in pietre dure ed è ornato da un'Annunciazione di Giovanni Antonio Sogliani. La chiesa conserva anche una tela seicentesca di Matteo Rosselli, raffigurante la Vergine in gloria fra i Santi Martino e Gallo. Questa tela fu eseguita a spese dello "spedalingo" Niccolò Pieri, il quale volle ricordare la riunione agli Innocenti degli ospedali di San Gallo e San Martino alla Scala. La chiesa di Santa Maria degli Innocenti è chiusa in attesa di restauro.

The hospital church was built by Brunelleschi at the beginning of the fifteenth century and was dedicated to Santa Maria degli Innocenti. The interior was entirely renovated in 1786 to a design by Bernardo Fallani and decorated by Sante Pacini, who frescoed the vault with Moses saved from the waters. The present high altar, coming from the destroyed church of San Pier Maggiore, was built in the seventeenth century in semi-precious stones and is decorated with an Annunciation by Giovanni Antonio Sogliani. The church also preserves a seventeenth-century painting by Matteo Rosselli, depicting the Virgin in glory between Saints Martin and Gallo. This canvas was executed at the expense of the "spedalingo" Niccolò Pieri, who wanted to remember the meeting at the Innocents of the hospitals of San Gallo and San Martino alla Scala.  In the church of the hospital restoration works are in progress, therefore it can currently be viewed only from the outside. 

9 - Istituto degli Innocenti

Nel 1419 si diede avvio alla costruzione dell’edificio, primo esempio di architettura rinascimentale, progettato da Filippo Brunelleschi su commissione dell’Arte della Seta per accogliere i bambini. Da seicento anni l’Istituto degli Innocenti lavora in difesa dell’infanzia e promuove i diritti dei bambini e dei ragazzi secondo gli obiettivi stabiliti dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo (1989).

L’Istituto degli Innocenti realizza attività di ricerca e monitoraggio, formazione e documentazione per enti, istituzioni, organizzazioni a livello locale, regionale, nazionale e internazionale nell’ambito dei temi legati a infanzia, adolescenza e famiglia e a supporto delle politiche in favore di bambini e ragazzi.

L’accoglienza resta il primo e fondamentale compito dell’ente che adegua attività e servizi alle nuove esigenze sociali. Oggi l’Istituto degli Innocenti ospita nella sua sede storica tre strutture - Casa Bambini, Casa Madri e Casa Rondini - grazie alle quali vengono fornite risposte a situazioni di disagio, in stretto raccordo con i servizi sociali, la magistratura ordinaria e minorile, gli organi di polizia giudiziaria, le Aziende Sanitarie del territorio.

All’Istituto ha sede il Polo per l’infanzia 0-6 Innocenti che include i tre nidi d’infanzia – Biglia, Birillo e Trottola - dell’Istituto degli Innocenti, il centro educativo integrato 0-6 Girandola, la scuola dell’infanzia comunale Innocenti e il nuovo centro per bambini e famiglie “Crescere insieme”.

L'Istituto cura la valorizzazione del proprio patrimonio storico e artistico raccolto nel Museo degli Innocenti, inaugurato nel giugno 2016, che unisce arte, architettura e storia dell’infanzia nel racconto di sei secoli di impegno nella tutela e promozione dei

The institution, founded in 1419 as the Ospedale degli Innocenti to house and assist abandoned children, has been working for children for six hundred years. The ancient hospital was built to a design by Filippo Brunelleschi and is considered the first example of Renaissance architecture; today it houses two nursery schools, a kindergaren, three family houses for the reception of children and mothers, the Office of Research Innocenti of UNICEF, the National Center for documentation and analysis on childhood and adolescence. The monumental complex also houses the new Museo degli Innocenti, divided into three thematic routes (history, architecture, art) that tell the history of the institution and the richness of the cultural heritage preserved by the institution. The museum displays about eighty works, including masterpieces by artists such as Luca and Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo. It also offers the city a cafeteria, a bookshop dedicated to children and young people, ample space for temporary events and educational activities, presenting the vocation of the Innocents to hospitality in a cultural key.

10 - Verone

La grande loggia affacciata sulla città, il Verone, ovvero l'antico stenditoio dell'Istituto degli Innocenti dove, dalla fine del Quattrocento, veniva tesa ad asciugare la biancheria. Nell'Ottocento la loggia era usata come "Grande terrazza di soggiorno per balie, bambini lattanti e divezzati". Un restauro negli anni Sessanta del Novecento aveva portato alla distruzione dello scalone che collegava la terrazza con il piano sottostante, rendendo il verone non più accessibile. Dopo quarant'anni, nel giugno 2016, questo luogo è tornato fruibile ospitando il punto ristoro del Museo. Qui verranno allestite le cene abbinate al Gold Package.

The large loggia overlooking the city, the Verone, or the old drying rack of the Istituto degli Innocenti where, from the end of the fifteenth century, the linen was placed for drying. In the nineteenth century the loggia was used as a "large living room terrace for nurses, suckling and weaned babies". A restoration in the 1960s had led to the destruction of the staircase that connected the terrace with the floor below, making the balcony no longer accessible. After forty years, in June 2016, this place has become usable again and it hosts the Museum's cafeteria. This is the place were the dinners combined with the Gold Package will be set up.

11 - Monumento equestre

Dedicato al granduca Ferdinando I. Opera tarda del Giambologna terminata dall'allievo Pietro Tacca nel 1608, a coronamento del sogno del Granduca di venire ricordato per le sue imprese al pari del padre Cosimo I.

Dedicated to the Grand Duke Ferdinand I. Late work by Giambologna finished by his pupil Pietro Tacca in 1608, crowning the Grand Duke's dream of being remembered for his deeds like his father Cosimo I.

12 - Fontane del Tacca

Le due fontane in bronzo con figure marine, capolavoro della scultura manierista, furono realizzate nel 1629 da Pietro Tacca, cresciuto nella bottega del fiammingo Giambologna, per ornare inizialmente il monumento a Ferdinardo de Medici a Livorno e qui montate nel 1643. Autore anche della Fontana del Porcellino il Tacca fu il massimo esponente del Barocco in Toscana

The two bronze fountains with marine figures, a masterpiece of Mannerist sculpture, were made in 1629 by Pietro Tacca, who grew up in the workshop of the Giambologna, to initially decorate the monument to Ferdinardo de Medici in Livorno and assembled here in 1643. Also the author of the Fontana del Porcellino, the Tacca was the greatest exponent of the Baroque in Tuscany